venerdì 12 settembre 2014

Contributo del Direttivo sulla situazione regionale e provinciale

Sul tema della prossima rappresentanza politica provinciale e regionale il Circolo PD V° Peep – Grotta Rossa – Villaggio Primo Maggio si è confrontato in più direttivi.
Il 28 settembre si terranno le primarie di coalizione per la scelta del candidato alla presidenza della Regione Emilia-Romagna.
Il Circolo mette in evidenza come le primarie aperte e di coalizione per il Presidente della Regione siano fondamentali, si tratta infatti di una competizione leale, in quanto i candidati hanno la possibilità di presentare e rendere evidenti all’elettorato le differenze programmatiche di idee e di visione sul futuro della Regione, in una competizione realmente democratica.
Per quel che riguarda i criteri di selezione della prossima rappresentanza politica al consiglio regionale, il Circolo sostiene che i candidati dovranno valorizzare i requisiti di competenza, in relazione alle precedenti esperienze svolte, di rappresentatività sociale e politica, nonché di esperienza sui territori, quindi di merito: prima di tutto i contenuti, quale elemento principale di discussione, poi il loro contributo programmatico e di conseguenza le persone che meglio potranno rappresentarlo. Inoltre la modifica della legge elettorale nella nostra Regione ha introdotto la doppia preferenza di genere e l’abolizione del listino, portando da una a due le preferenze purché di diverso genere, e rafforzando l’offerta agli elettori di scegliere i consiglieri.
In tal senso diventa indispensabile una forma di socializzazione e consultazione nei circoli, ovvero nell’Assemblea dei Circoli, sui programmi e i profili per un percorso che garantisca la più ampia consultazione tra iscritti ed elettori quale momento di legittimità democratica e successivamente, attraverso l’espressione diretta della preferenza i cittadini potranno valutare e scegliere direttamente i candidati.
Per quanto riguarda l’elezione del nuovo consiglio provinciale, l’approvazione del ddl Delrio ha reso le provincie Enti di secondo livello, per cui gli organi esecutivi (Presidente, l’Assemblea dei sindaci, e il Consiglio Provinciale) verranno espressi dai consiglieri e dai sindaci del territorio provinciale. Il Circolo sostiene che considerate le complesse dinamiche, è necessario che il nostro gruppo politico dirigente al livello provinciale, elabori una sintesi politica di rappresentanza che esprima delle scelte nel segno della massima condivisione, per il bene del nostro territorio ed in vista delle difficili sfide che ci attendono, per una provincia che sappia interpretare al meglio le politiche di crescita sostenibile e la valorizzazione delle eccellenze territoriali.
La prossima legislatura aprirà una nuova fase, che sarà caratterizzata da cambiamenti del nostro territorio quali sanità, lavoro, occupazione, trasporto pubblico, turismo, scuola, formazione, università, ricerca, tutela del suolo, viabilità ecc. che dovranno necessariamente essere legati alle riforme del livello nazionale per poter essere protagonisti.
Chi rappresenterà le istanze del nostro territorio dovrà fare i conti con questi processi di cambiamento strategici, che vanno oltre alle mera difesa di interessi campanilistici ma in un’ottica di sistema sono essenziali per collocare la nostra regione al centro del rilancio della “ditta Italia”.
In questo senso bisogna lavorare per sfuggire da logiche di accentramenti decisionali, il cosiddetto “Bolognacentrismo” tra l’altro suffragato da patti tra Sindaci emiliani, e allo stesso tempo da rivendicazioni di autonomie territoriali Romagnole.
La regione “Emilia & Romagna” deve tracciare un percorso di innovazione basato sulla solidarietà politica, sociale, economica, per cui parlare di infrastrutture significa non salvare solo Rimini sulle questioni dell’Aeroporto o del sistema fieristico congressuale, ma collocare il tema ad un livello di assetto territoriale dove si tenga conto allo stesso tempo di esigenze legate al turismo in un’ottica distrettuale, e della rete della mobilità per cui diventa essenziale innestare la riviera sui binari dell’alta velocità. Essenziale in questo senso riprendere coscienza della strategicità di un’opera come il TRC in quanto dorsale di connessione veloce tra Cattolica e Ravenna. In questo modo non salviamo Rimini ma il sistema turistico, economico, congressuale della Regione.
Inoltre a Bologna andiamo a condividere il nostro nuovo modello di sviluppo urbanistico basato sulla messa in sicurezza del territorio e la prima opera italiana di salvaguardia della balneazione.
Occorre una seria verifica sul ruolo e l’assetto organizzativo e finanziario delle multiutility, e ricollocare funzioni essenziali in una logica di Area Vasta, superando i confini ormai in corso di ridefinizione della Provincia. Un modello da monitorare politicamente è quello in corso sulla costruzione della nuova azienda sanitaria Romagnola, un modello di scelte condivise che si riproporrà per il trasporto pubblico, le scelte di welfare, le politiche del lavoro, la cultura dove noi, piccolo Circolo, ambiamo inserire uno spazio centrale come l’Astoria.
Da qui bisogna ripartire per un confronto programmatico di idee, programmi, contenuti, strategie che sappiano mettere in campo appunto, “visioni future” in modo che la nostra Regione sappia svolgere un ruolo di guida in Italia, assumere un carattere europeo e possa essere sempre all’altezza delle sfide innovative che l’attendono.
Per far questo occorre una classe dirigente all’altezza e che sappia interpretare al meglio questo momento di cambiamento.
Ma attenzione, diventa essenziale ricercare la legittimità di ogni decisione politica nel rapporto privilegiato con i Circoli.

Il Segretario del Circolo - V° Peep – Grotta Rossa – Vill. I° Maggio
Barbara Di Natale

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