lunedì 31 maggio 2010

Incontro pubblico


Giovedi 3 Giugno 2010

presso Sala Marvelli, Via Dario Campana 64 / Rimini

Ore 21:00

ECONOMIA CRIMINALE

San Marino GoodBye?

C’ è chi non vuol vedere e chi non vuol sentire. E chi non la vuole neppure cercare. Eppure, le cupole del sud da tempo dirigono da Milano l’attacco mafioso all’economia, ma si trovano molto bene anche in Emilia Romagna e sulla sua ospitale riviera.

Ormai la criminalità organizzata non conosce nè crisi nè confini. Il nord del Paese è sempre più terra di conquista di galantuomini in doppiopetto che sporcano i capitali e inquinano la società, mentre l’economia criminale rischia via via di prendere il posto
di quella legale.
Dal suo blog “Guardie e ladri” e nel libro attualmente in edicola, ” Economia criminale “, che lo stesso giornale di Confindustria definisce sconvolgente, Roberto Galullo, giornalista del Sole 24 Ore, salendo fin sui depositi del Titano per poi buttare l’occhio
all’ingiù su un panorama inquinato da capitali altrettanto sospetti, racconta “o bisinnis” di trafficanti e faccendieri del crimine in giro da queste parti. E di autentici tesori adesso in fuga dai fortificati castelli, che si lasciano dietro in sottofondo l’eco nostalgico del vecchio refrein “San Marino goodbye…..”

Incontro con

ROBERTO GALULLO Giornalista del Sole 24 Ore, autore del libro “Economia Criminale”

LUCIA MUSTI Procuratore aggiunto di Modena

IVAN FOSCHI Consigliere, Ex Segretario alla Giustizia della Repubblica di San Marino +


Perché mi candido alla segreteria comunale del Partito Democratico di Rimini

Ho deciso di candidarmi alla Segreteria del Pd Comunale, non solo perché sollecitata in questi giorni da tante amiche e amici del Pd di Rimini. Sono convinta sia giunto il momento di lasciarsi alle spalle timidezze e calcoli tattici.
Mi candido mettendo a disposizione il lavoro maturato negli anni attraverso il coordinamento del circolo Pd Q6 e l'impegno maturato in consiglio comunale attraverso alcuni ambiti legati soprattutto alla cultura, alle politiche di genere e ai processi di evoluzione del Piano Strategico; consapevole certo della fase difficile che vive oggi la nostra comunità all'interno di uno dei momenti sicuramente più critici della Democrazia Rappresentativa nel nostro Paese. Sappiamo che i canali della partecipazione come storicamente si sono determinati nel nostro Paese non sono più sufficienti, i partiti, le istituzioni, le organizzazioni sindacali sono entrate in crisi da parecchio tempo, per l'incapacità di leggere e interpretare una società sempre più complessa. Anche il percorso di rinnovamento avviato dal Partito Democratico oggi necessita di uno slancio autentico che ci porti con coraggio a declinare in modo vero e innovativo il percorso e il programma politico attraverso cui la nostra comunità possa riconoscersi e favorire la nascita di una nuova classe dirigente al servizio del PD e del territorio.
In una società complessa che più facilmente può tendere al conflitto vanno elaborate strategie che ci permettano di superare le difficoltà attraverso la cooperazione e non l'imposizione. Concita De Gregorio a Rimini, recentemente, ci ha ricordato che spesso capita che nelle situazioni più difficili siano chiamate proprio le donne ad affrontarle; perché le donne hanno un talento spiccato per la solidarietà, per il lavoro in funzione del raggiungimento di un obiettivo comune, per un modello economico e sociale più orizzontale e non verticistico. La prospettiva di genere attraverso la capacità di riconoscerne il valore sociale e culturale rappresenta un patrimonio identitario con cui tutta la società deve riuscire a confrontarsi, attraverso cui essere in grado di superarne limiti identitari e svilupparne il potenziale. Anche per questo, il lavoro che la Conferenza Permanente delle Donne del PD di Rimini sta sviluppando insieme alle tante associazioni femminili del territorio, credo rappresenti un patrimonio valoriale fondamentale per l'intera Comunità.
E' necessario aprire subito un dibattito più coraggioso nella città per affermare senza incertezze l'idea di società che vogliamo e definire il progetto con il quale andare a costruire le alleanze del centrosinistra e candidarci a governare Rimini nel 2011. Una sfida reale che dobbiamo dimostrare di saper vincere sulle idee e che deve saperci far partire senza indugi dalla difesa di quelle tutele che servono a garantire il futuro delle nuove generazioni, a cominciare dal lavoro, in un momento di crisi profonda a cui il Governo risponde tagliando in Ricerca Scientifica, Scuola Pubblica e Cultura.
Il PD a Rimini deve recuperare rapidamente terreno politico e culturale, deve riprendersi spazi d'azione per essere competitivo e attraente soprattutto verso i giovani e le componenti più dinamiche della società riminese. In questo anno serve sviluppare un lavoro effettivo legato all'attività del partito su tutto il territorio comunale e da questo punto di vista è fondamentale un ruolo autonomo dell'unione del comune di Rimini e dei 13 circoli del Pd e la selezione della futura classe dirigente deve avvenire proprio attraverso i circoli. Al centro di questa ripresa dunque è indispensabile mettere il ruolo dei circoli, quali luoghi aperti della partecipazione e della costruzione della proposta politica del partito. Ma i circoli, tutti, vanno sostenuti con gli strumenti adeguati sia a livello di comunicazione che attraverso le energie e le competenze che possono servire a riattivarli; ponendosi obiettivi, producendo iniziative in rete e soprattutto contaminandosi il più possibile.
Il tema da porre, subito, all'attenzione dell'assemblea comunale e la capacità di realizzare cambiamento attraverso i criteri della meritocrazia e dell'innovazione; non "il cambiamento per il cambiamento" ma dimostrare di saper vincere la sfida mettendo alla prova una nuova classe dirigente. Questo è il punto vero, la responsabilità di tutto il Partito rispetto a questi processi. I giovani rappresentano un patrimonio su cui investire e rispetto ai quali costruire processi di formazione e iniziativa politica anche in relazione agli altri Comuni.
E rispetto a questi percorsi, serve un progetto fatto di meccanismi di partecipazione sui temi cruciali della vita dei cittadini, un metodo chiaro per coniugare politica e programmi.
Il Processo del Piano Strategico di Rimini approvato all'unanimità dal consiglio comunale di Rimini, rappresenta un salto di qualità vero per la nostra comunità, un salto di qualità nel rapporto tra Politica e cittadini, nel rapporto tra maggioranza e minoranza, nell'evoluzione del concetto stesso di sussidiarietà. Oggi sappiamo che questo metodo può essere portato al Sistema della Politica, nel senso più alto della Politica e poi delle politiche locali, perchè può incidere profondamente nelle politiche amministrative attraverso una forte contaminazione capace di riguardare tutti gli aspetti amministrativi della nostra città. Ma prima dell'amministrazione c'è la Politica e la stessa politica è consapevole che c'è un altrove da cui partire o ripartire. La Politica sa benissimo che nasce da altro e sa benissimo che questo "luogo" fondato sulla capacità relazionale può dare respiro ai Partiti e alla gestione amministrativa locale. Sappiamo anche che la politica da sola non si "autoriforma" ma deve essere spinta da forze che vengono dalla società civile, con rispetto dei ruoli, capacità di autocritica e non autoincensamento.
Con l'individuazione di processi partecipativi è necessario dunque dare risposte ai problemi del territorio, attraverso l'applicazione dei modelli dei Laboratori tematici e territoriali bisogna individuare le proposte per migliorare la qualità dell'abitare e delle relazioni tra le persone; rispetto ai temi cruciali è necessario affrontarne insieme le criticità e individuarne le proposte migliori con cui ci candidiamo insieme alle altre forze di centrosinistra a governare la città. Processi questi, sempre più preziosi, alla luce anche dei recenti provvedimenti sulla chiusura delle Circoscrizioni e che rappresentano strumenti capaci di valorizzare il patrimonio prezioso costruito in questi ultimi due anni attraverso il lavoro dei Circoli, della Conferenza Programmatica e dei Laboratori Tematici nella nostra città.
Temi quali la Mobilità, il Welfare, la Cultura, le fonti energetiche rinnovabili, il ruolo delle donne, il contrasto a quella "filosofia" della rendita che si insinua in ogni ambito, caratterizzano la società e devono essere alla base di un nuovo progetto che sia da volano dello sviluppo economico e sociale anche sul nostro territorio.
Con questo progetto e con una nuova partecipazione ci prepareremo ad affrontare il percorso per l'individuazione del nostro candidato a Sindaco, candidato a Sindaco che non potrà prescindere dalle strumento delle primarie per essere legittimato nel proprio ruolo di leader. Primarie che non potranno lasciare strascichi ma che rappresentano l’ apertura verso la società, un elemento fondativo e imprescindibile del PD anche a Rimini.
Oggi, se tutto questo può sembrarci difficile da realizzare, ricordiamoci che con coraggio, perseveranza e spirito unitario, può bastare una generazione per traghettarci verso un nuovo modello sociale, superando ciò che sin qui è stato ritenuto "sacro e intoccabile".
Al di là di ogni discorso, è questo il senso della mia scelta di candidatura.

Emma Petitti

domenica 30 maggio 2010

Direttivo di Circolo


Lunedì, 31 Maggio

alle ore 21, direttivo del Circolo del PD Q6
presso la sede dia via Euterpe 3.


Ordine del giorno:

- aggiornamenti congressi di circolo
e congresso comunale del PD;


- varie.


Ti aspetto.

Emma Petitti

giovedì 27 maggio 2010

Direttivo di circolo

Venerdi' 28 Maggio,

alle ore 21, direttivo del Circolo del PD Q6
presso la sede di via Euterpe 3.


Ordine del giorno:

Presentazione del
Piano Strategico


a cura di Pietro Leoni



lunedì 24 maggio 2010

Il percorso del circolo

Come circolo Pd del Q6 di Rimini stiamo condividendo il percorso rispetto al quale affrontare la fase congressuale che ci attende e le nuove sfide che riguardano direttamente il nostro territorio; per poter essere protagonisti delle prossime scelte amministrative e continuare a contribuire alla costruzione del Partito Democratico a partire dalla qualità della vita nel nostro Quartiere.

Dobbiamo subito aprire, con coraggio, un dibattito nella città per affermare senza incertezze l’idea di società che difendiamo e definire il progetto con il quale andare ad costruire le alleanze del centrosinistra e candidarci a governare Rimini nel 2011. Una sfida reale che dobbiamo dimostrare di saper vincere sulle idee e che, all’interno di un sistema sociale ed economico in cui ogni “categoria” tutela i propri interessi, deve saperci far partire senza indugi dalla difesa di quelle tutele che servono a garantire il futuro delle nuove generazioni, a cominciare dal lavoro. In questo anno serve sviluppare un lavoro effettivo legato all’attività del partito su tutto il territorio comunale e da questo punto di vista è fondamentale un ruolo autonomo dell’unione del comune di Rimini e dei 13 circoli del Pd e la selezione della futura classe dirigente deve avvenire proprio attraverso i circoli.

Il rinnovamento delle classi dirigenti non è solo un tema generazionale ma di eguaglianza, di pari opportunità di accesso e la selezione deve avvenire sulla valutazione delle idee migliori anche quando le idee sono scomode. Il tema non è “il cambiamento per il cambiamento” ma dimostrare di saper vincere la sfida mettendo alla prova una nuova classe dirigente, che non rappresenta un problema di forma (in quanto affermazione) ma di sostanza, perché implica un impegno serio del Pd rispetto alla capacità di selezionare i giovani e formarli. Questo è il punto vero, la responsabilità di tutto il Partito rispetto a questi processi. Riteniamo che in questo processo, il ruolo della futura classe dirigente si individui anche attraverso la capacità di sostenere responsabilmente le scelte amministrative che il Pd ha finora contribuito a fare.

E rispetto a questo percorso, a partire da oggi, serve un progetto fatto di meccanismi di partecipazione sui temi cruciali della vita dei cittadini. Serve darsi un metodo chiaro per coniugare politica e programmi. Percorsi larghi e aperti di partecipazione sulla base di documenti elaborati dalla Conferenza Programmatica del Pd e dai Circoli. Il Processo del Piano Strategico di Rimini approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Rimini, rappresenta un salto di qualità vero per la nostra comunità, un salto di qualità nel rapporto tra Politica e cittadini, nel rapporto tra maggioranza e minoranza, nell’evoluzione del concetto stesso di sussidiarietà.

Oggi sappiamo che questo metodo può essere portato al Sistema della Politica, nel senso più alto delle Politica e poi delle politiche locali, perchè può incidere profondamente nelle politiche amministrative attraverso una forte contaminazione capace di riguardare tutti gli aspetti amministrativi della nostra città, un processo partecipativo attraverso il quale dare risposte ai problemi del territorio, attraverso l’applicazione dei modelli dei Laboratori tematici e territoriali, con lo scopo di individuare le proposte per migliorare la qualità dell’abitare e delle relazioni tra le persone rispetto ai temi cruciali quali la Mobilità, il Sociale, la Cultura, affrontandone insieme le criticità e individuando insieme delle proposte. Processi sempre più preziosi alla luce dei recenti provvedimenti sulla prossima chiusura delle Circoscrizioni. Attraverso questo modello organizzeremo nel quartiere assemblee aperte a tutta la cittadinanza per analizzare e discutere insieme le questioni più importanti, assemblee che saranno concluse con la condivisione di proposte concrete che avanzeremo al livello comunale e con il contributo di quanti vorranno partecipare, porteremo la discussione politica più vicina ai cittadini cercando di dare impulso alla vita del Partito Democratico.

Circolo Pd Q6 Rimini

Troviamoci cercando l'Italia



"Ho sentito discussioni su nostri problemi: bene diamoci un passo non si risolvono con la bacchetta magica ma con lavoro,lavoro,lavoro".

Inizia così la replica del segretario del PD, Pier Luigi Bersani, agli interventi dell'Assemblea Nazionale del PD

E con un'esortazione molto apprezzata in platea: "Anche quando non mi sentite parlare dei problemi ne sono consapevole: ma non venite a dirmeli venite a darmi le soluzioni, sentitevi segretari tutti e non facciamo un generico ottimismo della volontà, lavoriamo".

Un discorso di poco più di 30 minuti che ha toccato tanti temi.

Poca retorica, tante proposte.
"Gli italiani che ci hanno ascoltato hanno capito che stiamo discutendo delle loro questioni. Abbiamo messo poca retorica nell’assemblea, sia io sia voi, nonostante siamo tanti e ci siano i mezzi d’informazione non abbiamo fatto comizi e non ci siamo scaldati il cuore l’uno con l’altro. Perché siamo un organismo dirigente e abbiamo la responsabilità collettiva di mandare avanti questo partito. Siamo l’assemblea che porterà il PD al secondo congresso e abbiamo capito che dobbiamo tenare legati la battaglia politica, il progetto per l’alternativa e l’impianto del partito".

Giorni migliori per l'Italia.
"Credo che dobbiamo trovare quel che non abbiamo mai trovato dal primo giorno, non facciamo scansioni dei periodi dei segretari con le percentuali elettorali. Abbiamo avuto problemi da subito, ora vi propongo di azzardare a trovarci cercando l’Italia, giorni migliori per l’Italia e così selezionare la nuova classe dirigente in una battaglia di contenuti, iniziative, muovendoci nelle amministrazioni locali, nelle organizzazioni sociali". C'è la stoccata verso i media: "I meccanismi mediatici funzionano ma rischiano di farci trovare non quelli più affezionati alla ditta ma meno, e non sono d’accordo. Non funziona così, abbiamo bisogno di tutti, non allevando dei conformisti ma dei leali. Qui, quelli che porteranno il PD al secondo congresso, la mia generazione, sa di esser sul crinale, su uno spartiacque verso i nativi del PD. Questo è il nostro compito creando situazioni, aggiustando la strada per la generosità ed esperienza che abbiamo, impiantando il Pd del nuovo secolo e potendo dire nuoterai senza salvagente, vai (citazione di Orazio NdR).

Non correnti, ma ingredienti.
Torniamo ad alcune antiche parole: uguaglianza, fraternità, laicità. Le nostre parole, diciamole di più, e poi creiamo una cultura politica originale che risulta da un rimescolo dove le culture non sono correnti ma ingredienti e chi non è capace non dà una mano al Pd.
E diamo ai nativi un’organizzazione riconosciuta, stabile, ispirandoci a valori antichi senza imbarazzi. Nnoi siamo troppo vecchi per essere nuovi e troppo recenti per essere sufficientemente antichi. Ma dobbiamo rinverdire un’antica storia senza imbarazzi o schemi mentali".

Bersani si sofferma sulle polemiche spesso rilanciate dai giornali: "Ma allora cosa valgono le punzecchiature che ancora ci diamo? Niente. Mettiamo ciascuno con la sua libertà in questa direzione. Non è che non vedo i problemi, ieri li ho detti, serve un impulso e serve unità, plurale e corale. Non credo di aver razzolato male fin qui perché ho pensato che dobbiamo far funzionare dei meccanismi o dov’è il posto dove la gente discute. Abbiamo cominciato a discutere in assemblea, nei forum... ma poi serve una condizione vitale: un’autonomia di pensiero, un nostro profilo, confrontandoci con tutti sulla base delle nostre elaborazioni. In luoghi e con forme con cui migliorare un processo unitario, senza politicismi, discutendo di cose per l’Italia, vedendo davvero dove siamo d’accordo e non e non sui pregiudizi".
Un problema che si presenta a tutti i livelli, come ammette il segretario del PD: "Io sento troppo spesso dire che c’è gente che si ritiene esclusa, non coinvolta: se è così è un problema serio e non si aggiusta con caminetti locali ma con momenti di discussione programmatica che coinvolgano la gente".

La Finanziaria bis.
"Abbiamo la scadenza immediata della manovra economica e Berlusconi dice che non si toccano sanità, pensioni, stipendi e non aumentano le tasse. Quindi problemi zero? Abbiamo perso tempo? Attenzione, qui non si vede uno straccio di manovra strutturale, è un problema serio, non si mette mano a meccanismi che consentano all’Italia di spostare il carico dai ceti medio-bassi, riducendo gli investimenti e dando una batosta agli enti locali. Tremonti dice che non mette le mani nelle tasche ma stanno arrivando una montagna di ticket! Tremonti ma di che tasse parli? Vuoi fare una battaglia contro l’evasione fiscale con un megacondono in arrivo? poi dice che forse dovrebbe ripristinare alcune misure antievasione. Diceva: ma le vecchiette non capiscono, si vede che mò sono arzille e capiscono da Dio!".

Gli insegnanti eroi moderni.
E' uno dei passaggi più applauditi dall'Assemblea: "In Italia c'è un declino sull’istruzione che fa paura. In questa Assemblea indichiamo figure di riferimento, io vedo quella eroica degli insegnanti che nei grandi quartieri urbani e nelle città degradate vanno a inseguire il disagio sociale, a tener fermi i bambini impedendo che la classe vada via in strada. E lo fa mentre la Gelmini gli rompe i coglioni! Questo è l’eroe dei tempi moderni".

Lavoriamo per l'innovazione.
Il segretario si dice sensibile al tema, ma non è d'accordo con quanto affermato da Gentiloni, presidente del Forum ICT del Partito: "Non è vero che il Paese esprime una domanda di modernizzazione e innovazione, chiede rassicurazione e conservazione. Noi dobbiamo innovare, non possiamo non caratterizzarci come partito progressista se non puntando su di una sintesi. Lavoriamo su democrazia, lavoro, universalismo, risposta alle questioni sociali, ma facciamolo con un tasso d’innovazione forte. Già nei documenti elaborati dall’Assemblea ce n’è molta".

Unità nazionale e federalismo.
Nel voto del Nord c’è molto sud, dice Bersani. Ovvero i problemi delle due parti del Paese sono collegati. "Troviamo una chiave che risponda al sud e che sia vista positivamente al nord. Mdobbiamo partire dal sud o rimane sempre un divario che cresce... servono pensieri nuovi ma è sempre più vero che far l’amministratore al sud non è come farlo al nord. Facciamo predicazione positiva al nord, dico ok a meccanismi per mandare a casa incapaci, inefficienti,ladri ma per i prossimi 15 anni non sarà la stessa cosa. Al sud i bisogni sono aggressivi, la criminalità è micidiale. Rassicuriamo l’Italia in chiave federale senza burocrazia, altrimenti guardate che sarà difficile. Noi siamo quelli che del federalismo ne sanno di più, si è visto in bicamerale. Nc’è dubbio al mondo quelli là della Lega c’è o non c’è basta la bandiera, ci metto il Po o non ce lo metto. Ora facciamo la nostra proposta perché questi ci portano non so dove senza risultati sbandierando un’idea priva di contenuti pratici mentre sta arrivando un’altra botta agli enti locali. Ieri si è offeso Calderoli? mica ho detto quelle cose con spocchia, sen non vuol sentirsele dire venga via da lì e il giorno dopo non gliele diremo più".

C'è ancora da fare. Concludo: abbiamo fatto un passo vanti, ne abbiamo altri da fare. E se è stato fatto non è perché abbiamo fatto bene la riunione ma perché c’è alle spalle un lavoro e dovremo fare lo stesso da qui alla prossima.
Poi Bersani passa a elencare gli impegni dei prossimi mesi.

1) "Come useremo i documenti scritti? Andremo nelle università chiameremo le forze sociali per discutere, faremo iniziative, muoveremo le risorse del PD.
2)Con i forum lavoriamo su fisco, immigrazione, diritti e temi dimenticati come l’agricoltura.
3) Abbiamo chiarito molte cose. Sul lavoro facciamo passi vanti importanti, non appanniamo il tasso d’innovazione. Così lo stesso sulla green economy, lavoriamoci perché non è une elemento aggiuntivo ma di conversione e innovazione. Guardate che c’è un modo di fare il pvc che passa fuori dalla chimica, su cui abbiamo brevetti e tecnologie superiori agli altri paese. Sul nucleare non diamo l’impressione di essere divisi: siamo tutti per il no al piano nucleare del governo.
4) Dobbiamo avanzare come Pd una piattaforma in parlamento europeo sula questione europea, essendo protagonisti sia per la vocazione europeista che per le culture che riassumiamo.
5) Agganciamo questioni sociali e democratiche non una settimana con una battaglia sola, ad esempio nuova legge sulle intercettazioni e finanziaria
6) Facciamo congressi provinciali e di circoli su una discussione vera? Vogliamo dire che devono imparare da questa Assemblea? Vogliamo dire che sulle cronache locali non può emergere il battibecco incomprensibile? Discutete e dividetevi sui problemi delle città.
7) Diamo una mano ai giovani democratici, non può esistere un grande partito senza un’organizzazione giovanile.
8) Non compromettiamo in questi mesi le prossime amministrative. Ragioniamo nei gruppi dirigenti, vediamo città per città qual è il progetto, quali le condizioni politiche, quali le scelte migliori da fare, discutiamone assieme e diamoci gli strumenti adeguati. Non voglio riaprire le discussioni ideologiche sulle primarie. Le primarie sono l’essenza del PD come diceva Touadi? No, la nostra essenza è nelle cose, nel dire che questo mondo così non ci piace molto, che Milano governata dalla destra dei grandi affari non ci piace, punto. Questa è l’essenza del Pd, non è detto che la società civile sia lì a correre a mettersi dentro i nostri schemi. Certo non bisogna chiudersi, open!".

Conclude con due raccomandazioni a tutti i democratici: "Dobbiamo essere all’altezza delle responsabilità e senza riformismo la nuova generazione non ha futuro. La prospettiva politica è contendibile, lavoriamo". Chiude con una battuta: "Ho trovato un clima buono, positivo, grazie. Devo andare una settimana in Cina, non è che quando torno..."

domenica 23 maggio 2010

Direttivo di circolo

Martedi' 25 Maggio,
alle ore 21, direttivo del Circolo del PD Q6
presso la sede dia via Euterpe 3.


Ordine del giorno: proseguiamo la condivisione del percorso

- congressi locali;

- programma attività circolo;

- varie.


Ti aspetto.

Emma Petitti

martedì 18 maggio 2010

Direttivo di circolo

Venerdì 21 Maggio,
alle ore 21, direttivo del Circolo del PD Q6
presso la sede dia via Euterpe 3.


Ordine del giorno:

- percorso congressuale;

- attività circolo;

- varie.


Ti aspetto.

Emma Petitti

domenica 9 maggio 2010

Le sfide che ci aspettano

Carissimi,

negli ultimi incontri di circolo, successivi all’analisi del voto delle regionali, abbiamo condiviso il percorso rispetto al quale contribuire, come circolo, alle nuove sfide che riguardano direttamente il nostro territorio, per poter essere protagonisti delle prossime scelte amministrative e per continuare a contribuire alla costruzione del Partito Democratico, a partire dalla qualità della vita nel nostro quartiere.

In previsione dell’adozione da parte del Consiglio Comunale di fondamentali atti di programmazione per lo sviluppo della città, il Piano Strategico la prossima settimana e il Piano Strutturale entro fine anno, il circolo organizzerà assemblee aperte a tutta la cittadinanza per analizzare e discutere insieme le questioni più importanti relative alla qualità della vita e delle relazioni tra le persone che vivono sul nostro territorio.
Le assemblee che andremo a realizzare sul territorio saranno concluse con la condivisione di proposte concrete che avanzeremo al livello comunale. Altro momento importante sarà quello che dedicheremo ai temi della viabilità e della mobilità della nostra zona e allo stato di avanzamento lavori del Palacongressi, alla presenza dell’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Rimini e dei responsabili del Palas.

Realizzeremo a breve una serata d’approfondimento interna al circolo, dedicata al Piano Strategico e successiva all’approvazione del PS in consiglio comunale,curata da Piero Leoni che ha diretto per il Comune di Rimini tutto il processo. Questo momento ci permetterà di comprendere a fondo le potenzialità di questo processo partecipativo che riguarda tutta la comunità riminese e valutare, in questa circostanza, anche le reali opportunità di dar vita ad un vero e proprio Laboratorio territoriale, con lo scopo di individuare le proposte per migliorare la qualità dell’abitare e delle relazioni tra le persone, affrontando insieme le criticità.

A breve Piero ci girerà una scheda riassuntiva sul metodo e i contenuti del PS che ci aiuterà a prepararci alla serata tematica che sta preparando. Per tutti i curiosi, intanto, ricordo l’indirizzo del sito web dedicato al Piano
Strategico di Rimini. http://www.riminiventure.it/

Vi ricordo poi, che continua il lavoro avviato nei mesi scorsi con i consiglieri di quartiere e rivolto ad affrontare i problemi aperti nelle varie zone del quartiere, in particolare zona Grottarossa, Sant’Aquilina, Ponterotto, Villaggio I Maggio. Continua anche il lavoro di tesseramento e l’impegno che come circolo stiamo dando nell’organizzazione della Festa del PD di Rimini che si svolgerà a luglio nel Parco V Peep. Nelle prossime settimane inoltre, saremo chiamati anche a confrontarci con le tappe previste dal percorso dei congressi territoriali.

Tanto il lavoro che dovremo e sapremo affrontare insieme, come sempre grazie all’impegno e alla passione di noi tutti.

A presto, Emma