lunedì 29 settembre 2014
domenica 28 settembre 2014
martedì 23 settembre 2014
Primarie Regionali
DOMENICA 28 settembre DALLE 8.00 ALLE 20.00
Primarie del centrosinistra per il Presidente della Regione Emilia-Romagna
IL PRESIDENTE LO SCEGLI TU!
Come e dove si vota
Si vota dalle ore 8.00 alle ore 20.00 di domenica 28 settembre nei seggi che verranno allestiti in tutta la Regione.
Per votare occorre presentarsi al seggio con un documento d’identità, registrarsi nell’Albo degli elettori del centrosinistra e versare almeno 2 euro.
Ogni elettore riceve una scheda di voto con i nominativi dei candidati a Presidente della Regione Emilia-Romagna. Il voto si esprime apponendo un unico segno in uno dei riquadri che contiene il nome del candidato a Presidente.
Chi vota
Il 28 settembre 2014 possono votare cittadine e cittadini italiani e stranieri residenti nel territorio regionale, e i “fuori sede” che studiano o lavorano nel territorio regionale, che abbiano compiuto il 16mo anno di età
Cittadini stranieri e ‘fuori sede’ per votare devono pre-registrarsi
Le cittadine e i cittadini dell’Unione Europea, le cittadine e i cittadini di altri Paesi in possesso di permesso di soggiorno, i fuori sede (studenti e lavoratori), per partecipare alle Primarie devono pre-registrarsi presso le sedi provinciali del Comitato organizzatore o qui entro il 25 settembre.
I cittadini stranieri voteranno nel seggio corrispondente al luogo di residenza mentre per i ‘fuori sede’ verrà indicato il seggio dove presentarsi.
Per ogni dubbio, per cercare il seggio presso cui si ha diritto di votare, per consultare i programmi dei candidati visionare il sito IL PRESIDENTE LO SCEGLI TU
IL NOSTRO CIRCOLO GARANTIRA' I CONSUETI SEGGI TERRITORIALI
Sezioni: 64-65-66-67-68-69-70-71-72-73
Sede Circolo PD secondo Piano sopra
CONAD APE Via Euterpe, 3
Sezioni: 74-75-76-77-78-79-85-86
Villaggio I° Maggio - Bar Bianchi
Via Montescudo, 52
Sezioni: 84-87-88-89
Grotta Rossa - Sala Via del Lupo
Via del Lupo
Primarie del Pd 2013, la guida al voto
„
domenica 21 settembre 2014
Assemblea degli iscritti
Convocazione Assemblea degli Iscritti, elettori e
simpatizzanti.
Carissime, Carissimi,
Mercoledì 24 Settembre 2014 alle h 21:00 presso la sala del
Centro Civico di Via Bidente, 1/P, (sopra Conad – loc. Villaggio I° Maggio), è
convocata l'Assemblea del Circolo aperta ad iscritti, elettori e simpatizzanti.
Ordine del giorno:
- Elezioni Regionali per il Presidente.
- Tesseramento.
All’Assemblea sono stati invitati per un confronto i
rappresentanti dei candidati a Presidente delle Regione Emilia- Romagna.
In occasione dell’Assemblea sarà possibile effettuare il
tesseramento.
Si raccomanda la massima puntualità, i lavori inizieranno alle ore 21.00.
Si ricorda che la durata massima degli interventi dovrà essere di 5 minuti, per consentire una discussione ampia e partecipata.
Il Segretario di Circolo
PD
V°Peep – Grotta Rossa – Vill. I°
Maggio
Barbara Di Natale
Lettera del premier Renzi agli iscritti
Carissime democratiche, carissimi democratici,
mentre
volgono al termine le tante Feste dell'Unità svoltesi in tutta Italia,
invio questa email innanzitutto per ringraziarvi dell'impegno sul
territorio, della passione, della dedizione con cui state aiutando il PD
in queste ore così delicate.
Già, perché il risultato del 25
maggio - con quello squillante 40,8% - impone a tutti noi di essere
all'altezza di una grande responsabilità: ridare fiducia all'Italia e
agli italiani. Tocca a noi, nessuno si senta escluso.
L'Italia
sta cambiando molto. Dalle riforme istituzionali e costituzionali fino
alla giustizia, passando per il terzo settore e la politica estera, dove
il successo della nomina di Federica Mogherini costituisce un motivo di
orgoglio e speranza per ciascuno di noi. In questi mesi stiamo
lavorando moltissimo. E ormai siamo al momento finale di discussioni che
pure erano state bloccate per anni come quella su una legge elettorale
in grado di assicurare un vincitore certo o la riforma costituzionale
che sono già alla seconda lettura e che dovranno essere affrontate senza
indugio dal parlamento in queste settimane. Perché se la politica
cambia se stessa e dà il buon esempio, poi, tutto è più semplice.
Tra le prossime sfide segnalo in modo particolare:
La scuola.
Perché solo dando valore e dignità all'impegno degli insegnanti e alle
aspettative delle famiglie riusciremo a risollevare l'Italia. Qui
trovate il link del progetto del Governo. Vi prego di leggerlo, di
discuterlo nei circoli, a scuola, in ufficio. La riforma della scuola
non può essere la solita legge calata dall'alto. Abbiamo due mesi per
discuterne ovunque, non perdiamo questa occasione. Coinvolgendo mamme e
figli, prof e custodi, nonni e assessori.
Il lavoro.
Il 29 settembre presenterò in direzione nazionale il JobsAct. Dobbiamo
attirare nuovi investimenti, perché senza nuovi investimenti non ci
saranno posti di lavoro e aumenteranno i disoccupati. Ma dobbiamo anche
cambiare un sistema ingiusto che divide i cittadini in persone di serie A
e di serie B e umilia i precari. Chi oggi difende il sistema vigente
difende un modello di diseguaglianze dove i diritti dipendono dalla
provenienza o dall'età. Noi vogliamo difendere i diritti di chi non ha
diritti. Quelli di cui nessuno si è occupato fino ad oggi.
Il fisco.
Abbiamo iniziato a ridurre la pressione fiscale restituendo 80 euro a
undici milioni di italiani e diminuendo l'odiosa Irap del 10% per le
aziende perché ancora oggi in Italia il costo del lavoro è troppo alto.
Per colpa mia, peraltro, non siamo riusciti a comunicare bene il taglio
del 10% dell'Irap che è già avvenuto, ma di cui non parla nessuno. Il
fisco deve essere meno caro, certo. Ma anche più semplice. Per questo
nell'ambito del programma dei mille giorni, partendo già dal prossimo
anno, introdurremo innanzitutto la dichiarazione dei redditi
precompilata.
Bloccare l'emorragia dei posti di lavoro e tornare
a crescere, semplificare il fisco pagando meno (ma pagando tutti,
finalmente!) e, prima di tutto, investire sull'educazione e sulla
scuola: questa è la nostra sfida. Ci hanno detto che siamo di destra per
questo. Ci hanno paragonato ai leader della destra liberista
anglosassone degli anni Ottanta.
A me hanno insegnato che essere di
sinistra significa combattere un'ingiustizia, non conservarla. Davanti a
un problema c'è chi trova soluzioni provando a cambiare e chi organizza
convegni lasciando le cose come sono. Anche nel nostro partito c'è chi
vuole cogliere la palla al balzo per tornare agli scontri ideologici e
magari riportare il PD del 25%. Noi no.
Noi siamo qui per
cambiare l'Italia e non accetteremo mai di fare le foglie di fico alla
vecchia guardia che a volte ritorna. O almeno ci prova.
Sul sito
trovate l'indicazione della nuova segreteria. Chi può ci dia una mano,
partendo dalle iniziative per le imminenti regionali e per le forme di
autofinanziamento. Abbiamo la grande occasione di cambiare il paese più
bello del mondo: Aiutiamoci a farlo sul serio.
venerdì 19 settembre 2014
Direttivo di Circolo
Lunedì 22 Settembre 2014
alle ore 18:00 direttivo del Circolo del PD Q6
presso la sede di via Euterpe 3.
Ordine del giorno:
alle ore 18:00 direttivo del Circolo del PD Q6
presso la sede di via Euterpe 3.
Ordine del giorno:
- Organizzazione delle primarie per il candidato alla presidenza della Regione Emilia Romagna del 28 Settembre;
- Varie.
Vi aspetto
Barbara
Barbara
Segretario di Circolo
martedì 16 settembre 2014
Assemblea dei Circoli
Il Partito Democratico di Rimini organizza per la serata di
mercoledì 17 settembre, alle ore 21.00 presso la Sala
Q5 in zona Celle (vicino Coop), un’Assemblea dei Circoli aperta alla
cittadinanza, dove verranno messe in campo idee e programmi per dare forma e
sostanza al rinnovamento politico-amministrativo della Regione Emilia Romagna.
A 10 giorni dalle primarie del Partito Democratico, che sanciranno
il candidato alle amministrative del 23 novembre, spalanchiamo uno spazio di
riflessione sui temi confrontandoci con le tracce programmatiche elaborate dai
circoli del PD riminese, con i comitati dei candidati PD alla presidenza
regionale, con tutti gli spunti che emergeranno nel corso della serata.
La segreteria PD Riminese
venerdì 12 settembre 2014
Contributo del Direttivo sulla situazione regionale e provinciale
Sul
tema della prossima rappresentanza politica provinciale e
regionale il Circolo PD V° Peep – Grotta Rossa – Villaggio Primo
Maggio si è confrontato in più direttivi.
Il 28 settembre si terranno le primarie di coalizione per la scelta del candidato alla presidenza della Regione Emilia-Romagna.
Il Circolo mette in evidenza come le primarie aperte e di coalizione per il Presidente della Regione siano fondamentali, si tratta infatti di una competizione leale, in quanto i candidati hanno la possibilità di presentare e rendere evidenti all’elettorato le differenze programmatiche di idee e di visione sul futuro della Regione, in una competizione realmente democratica.
Per quel che riguarda i criteri di selezione della prossima rappresentanza politica al consiglio regionale, il Circolo sostiene che i candidati dovranno valorizzare i requisiti di competenza, in relazione alle precedenti esperienze svolte, di rappresentatività sociale e politica, nonché di esperienza sui territori, quindi di merito: prima di tutto i contenuti, quale elemento principale di discussione, poi il loro contributo programmatico e di conseguenza le persone che meglio potranno rappresentarlo. Inoltre la modifica della legge elettorale nella nostra Regione ha introdotto la doppia preferenza di genere e l’abolizione del listino, portando da una a due le preferenze purché di diverso genere, e rafforzando l’offerta agli elettori di scegliere i consiglieri.
In tal senso diventa indispensabile una forma di socializzazione e consultazione nei circoli, ovvero nell’Assemblea dei Circoli, sui programmi e i profili per un percorso che garantisca la più ampia consultazione tra iscritti ed elettori quale momento di legittimità democratica e successivamente, attraverso l’espressione diretta della preferenza i cittadini potranno valutare e scegliere direttamente i candidati.
Per quanto riguarda l’elezione del nuovo consiglio provinciale, l’approvazione del ddl Delrio ha reso le provincie Enti di secondo livello, per cui gli organi esecutivi (Presidente, l’Assemblea dei sindaci, e il Consiglio Provinciale) verranno espressi dai consiglieri e dai sindaci del territorio provinciale. Il Circolo sostiene che considerate le complesse dinamiche, è necessario che il nostro gruppo politico dirigente al livello provinciale, elabori una sintesi politica di rappresentanza che esprima delle scelte nel segno della massima condivisione, per il bene del nostro territorio ed in vista delle difficili sfide che ci attendono, per una provincia che sappia interpretare al meglio le politiche di crescita sostenibile e la valorizzazione delle eccellenze territoriali.
La prossima legislatura aprirà una nuova fase, che sarà caratterizzata da cambiamenti del nostro territorio quali sanità, lavoro, occupazione, trasporto pubblico, turismo, scuola, formazione, università, ricerca, tutela del suolo, viabilità ecc. che dovranno necessariamente essere legati alle riforme del livello nazionale per poter essere protagonisti.
Chi rappresenterà le istanze del nostro territorio dovrà fare i conti con questi processi di cambiamento strategici, che vanno oltre alle mera difesa di interessi campanilistici ma in un’ottica di sistema sono essenziali per collocare la nostra regione al centro del rilancio della “ditta Italia”.
In questo senso bisogna lavorare per sfuggire da logiche di accentramenti decisionali, il cosiddetto “Bolognacentrismo” tra l’altro suffragato da patti tra Sindaci emiliani, e allo stesso tempo da rivendicazioni di autonomie territoriali Romagnole.
La regione “Emilia & Romagna” deve tracciare un percorso di innovazione basato sulla solidarietà politica, sociale, economica, per cui parlare di infrastrutture significa non salvare solo Rimini sulle questioni dell’Aeroporto o del sistema fieristico congressuale, ma collocare il tema ad un livello di assetto territoriale dove si tenga conto allo stesso tempo di esigenze legate al turismo in un’ottica distrettuale, e della rete della mobilità per cui diventa essenziale innestare la riviera sui binari dell’alta velocità. Essenziale in questo senso riprendere coscienza della strategicità di un’opera come il TRC in quanto dorsale di connessione veloce tra Cattolica e Ravenna. In questo modo non salviamo Rimini ma il sistema turistico, economico, congressuale della Regione.
Inoltre a Bologna andiamo a condividere il nostro nuovo modello di sviluppo urbanistico basato sulla messa in sicurezza del territorio e la prima opera italiana di salvaguardia della balneazione.
Occorre una seria verifica sul ruolo e l’assetto organizzativo e finanziario delle multiutility, e ricollocare funzioni essenziali in una logica di Area Vasta, superando i confini ormai in corso di ridefinizione della Provincia. Un modello da monitorare politicamente è quello in corso sulla costruzione della nuova azienda sanitaria Romagnola, un modello di scelte condivise che si riproporrà per il trasporto pubblico, le scelte di welfare, le politiche del lavoro, la cultura dove noi, piccolo Circolo, ambiamo inserire uno spazio centrale come l’Astoria.
Da qui bisogna ripartire per un confronto programmatico di idee, programmi, contenuti, strategie che sappiano mettere in campo appunto, “visioni future” in modo che la nostra Regione sappia svolgere un ruolo di guida in Italia, assumere un carattere europeo e possa essere sempre all’altezza delle sfide innovative che l’attendono.
Per far questo occorre una classe dirigente all’altezza e che sappia interpretare al meglio questo momento di cambiamento.
Ma attenzione, diventa essenziale ricercare la legittimità di ogni decisione politica nel rapporto privilegiato con i Circoli.
Il Segretario del Circolo - V° Peep – Grotta Rossa – Vill. I° Maggio
Barbara Di Natale
Il 28 settembre si terranno le primarie di coalizione per la scelta del candidato alla presidenza della Regione Emilia-Romagna.
Il Circolo mette in evidenza come le primarie aperte e di coalizione per il Presidente della Regione siano fondamentali, si tratta infatti di una competizione leale, in quanto i candidati hanno la possibilità di presentare e rendere evidenti all’elettorato le differenze programmatiche di idee e di visione sul futuro della Regione, in una competizione realmente democratica.
Per quel che riguarda i criteri di selezione della prossima rappresentanza politica al consiglio regionale, il Circolo sostiene che i candidati dovranno valorizzare i requisiti di competenza, in relazione alle precedenti esperienze svolte, di rappresentatività sociale e politica, nonché di esperienza sui territori, quindi di merito: prima di tutto i contenuti, quale elemento principale di discussione, poi il loro contributo programmatico e di conseguenza le persone che meglio potranno rappresentarlo. Inoltre la modifica della legge elettorale nella nostra Regione ha introdotto la doppia preferenza di genere e l’abolizione del listino, portando da una a due le preferenze purché di diverso genere, e rafforzando l’offerta agli elettori di scegliere i consiglieri.
In tal senso diventa indispensabile una forma di socializzazione e consultazione nei circoli, ovvero nell’Assemblea dei Circoli, sui programmi e i profili per un percorso che garantisca la più ampia consultazione tra iscritti ed elettori quale momento di legittimità democratica e successivamente, attraverso l’espressione diretta della preferenza i cittadini potranno valutare e scegliere direttamente i candidati.
Per quanto riguarda l’elezione del nuovo consiglio provinciale, l’approvazione del ddl Delrio ha reso le provincie Enti di secondo livello, per cui gli organi esecutivi (Presidente, l’Assemblea dei sindaci, e il Consiglio Provinciale) verranno espressi dai consiglieri e dai sindaci del territorio provinciale. Il Circolo sostiene che considerate le complesse dinamiche, è necessario che il nostro gruppo politico dirigente al livello provinciale, elabori una sintesi politica di rappresentanza che esprima delle scelte nel segno della massima condivisione, per il bene del nostro territorio ed in vista delle difficili sfide che ci attendono, per una provincia che sappia interpretare al meglio le politiche di crescita sostenibile e la valorizzazione delle eccellenze territoriali.
La prossima legislatura aprirà una nuova fase, che sarà caratterizzata da cambiamenti del nostro territorio quali sanità, lavoro, occupazione, trasporto pubblico, turismo, scuola, formazione, università, ricerca, tutela del suolo, viabilità ecc. che dovranno necessariamente essere legati alle riforme del livello nazionale per poter essere protagonisti.
Chi rappresenterà le istanze del nostro territorio dovrà fare i conti con questi processi di cambiamento strategici, che vanno oltre alle mera difesa di interessi campanilistici ma in un’ottica di sistema sono essenziali per collocare la nostra regione al centro del rilancio della “ditta Italia”.
In questo senso bisogna lavorare per sfuggire da logiche di accentramenti decisionali, il cosiddetto “Bolognacentrismo” tra l’altro suffragato da patti tra Sindaci emiliani, e allo stesso tempo da rivendicazioni di autonomie territoriali Romagnole.
La regione “Emilia & Romagna” deve tracciare un percorso di innovazione basato sulla solidarietà politica, sociale, economica, per cui parlare di infrastrutture significa non salvare solo Rimini sulle questioni dell’Aeroporto o del sistema fieristico congressuale, ma collocare il tema ad un livello di assetto territoriale dove si tenga conto allo stesso tempo di esigenze legate al turismo in un’ottica distrettuale, e della rete della mobilità per cui diventa essenziale innestare la riviera sui binari dell’alta velocità. Essenziale in questo senso riprendere coscienza della strategicità di un’opera come il TRC in quanto dorsale di connessione veloce tra Cattolica e Ravenna. In questo modo non salviamo Rimini ma il sistema turistico, economico, congressuale della Regione.
Inoltre a Bologna andiamo a condividere il nostro nuovo modello di sviluppo urbanistico basato sulla messa in sicurezza del territorio e la prima opera italiana di salvaguardia della balneazione.
Occorre una seria verifica sul ruolo e l’assetto organizzativo e finanziario delle multiutility, e ricollocare funzioni essenziali in una logica di Area Vasta, superando i confini ormai in corso di ridefinizione della Provincia. Un modello da monitorare politicamente è quello in corso sulla costruzione della nuova azienda sanitaria Romagnola, un modello di scelte condivise che si riproporrà per il trasporto pubblico, le scelte di welfare, le politiche del lavoro, la cultura dove noi, piccolo Circolo, ambiamo inserire uno spazio centrale come l’Astoria.
Da qui bisogna ripartire per un confronto programmatico di idee, programmi, contenuti, strategie che sappiano mettere in campo appunto, “visioni future” in modo che la nostra Regione sappia svolgere un ruolo di guida in Italia, assumere un carattere europeo e possa essere sempre all’altezza delle sfide innovative che l’attendono.
Per far questo occorre una classe dirigente all’altezza e che sappia interpretare al meglio questo momento di cambiamento.
Ma attenzione, diventa essenziale ricercare la legittimità di ogni decisione politica nel rapporto privilegiato con i Circoli.
Il Segretario del Circolo - V° Peep – Grotta Rossa – Vill. I° Maggio
Barbara Di Natale
domenica 7 settembre 2014
Sulla scelta delle candidature a consiglieri regionali
Ormai è diventato il passatempo più virale nelle nostre recenti riflessioni di partito ... l’oggetto ?:
• Lo spessore politico dei candidati alle primarie di governatore ?
• La forza di un programma condiviso che dalla nostra realtà provinciale dovrà interagire con le complesse sfaccettature di una governance regionale e di respiro europeo ?
• Le faticose ma necessarie riforme che il governo Renzi sta tracciando tra infinite insidie ?
• Il rilancio della nostra città con visioni che si stanno concretizzando in cantieri aperti e diffusi?
Nulla di tutto ciò ... sembra invece che l’interesse per il prossimo girone elettorale sia monopolizzato da continue prese di posizione sul metodo per discernere gli “innumerevoli” candidati al Consiglio Regionale.
Sul tema vorrei spendere due parole, anzi per il mandato che ho ottenuto mi preme dare voce proprio alle unità organizzative di base dette “Circoli”, così desolatamente svuotate dalla loro originaria funzione di elaborazione e proposta politica, dalla capacità di selezione della classe dirigente, da una funzione di massa critica negata dalla sempre più scarsa partecipazione per diretta conseguenze delle criticità appena sopra citate .
Eppure come degli sherpa o ancor meglio degli highlander ad ogni “chiamata alle armi” permettono lo svolgimento di primarie, della corposa macchina di propaganda elettorale, delle feste, e si sobbarcano il sempre più spesso deprimente compito del tesseramento .... esercizio da autentici gabellieri.
Diciamocela, per i compiti di manovalanza può bastare qualcosa di simile ai gruppi di civismo in maglietta di partito, ma per la sintesi politica occorre ristabilire la dignità del ruolo del circolo. Pertanto, e noi a Rimini ne abbiamo fatto addirittura una mozione programmatica, chiunque richieda la legittimazione del proprio mandato politico alla base dei circoli rammenti che ad essi bisogna costantemente relazionarsi affinché l’anima del partito conservi l’innata vocazione democratica e sfugga a tentazioni verticistiche.
Ora, con il metro democratico che ci contraddistingue, abbiamo attivato una riflessione tra circoli da non intendersi solo come delle primarie sulle primarie o altri metodi, ma per ricordare a chiunque ci tiri in ballo nei momenti delle “grandi scelte”, sia in un verso che nell'altro, che il militante che dona il suo tempo, brucia passione e ne riceve spesso cocenti delusioni, ha la piena Maturità Politica per interpretare la complessità del momento, delle sfide programmatiche e dei profili necessari per interpretarle, a prescindere dal metodo adottato
Ma soprattutto sanno distinguere chi nei circoli e nel partito ha saputo coltivare quella solidarietà politica che è alla base di ogni ragionamento. Diventa prerequisito fondamentale.
Rammento inoltre l’importanza di rispettare sino al termine gli incarichi elettivi già assunti .
Aggiungo che ipotizzare due turni di primarie in maniera consecutiva (28 sett. – 5 ott.) dimostra in maniera inequivocabile la scarsa percezione delle difficoltà logistiche e di aggravio sulle risorse umane che tutto ciò comporta.
Il Segretario Provinciale ha ricevuto un pieno mandato per ricercare i candidati in un delicato equilibrio tra competenze, territorialità, genere. Se, come auspicabile, il tentativo troverà un ampio consenso nella direzione politica, andrà individuato il modo migliore per socializzare in maniera diffusa programma e nomi.
In caso contrario, se si dovesse ricorrere alle primarie, che siano preferibilmente accorpate a quelle per il candidato a Governatore cercando una deroga ai patti di coalizione.
Alberto Vanni Lazzari - Seg. comunale PD Rimini
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