Come circolo Pd del Q6 di Rimini stiamo condividendo il percorso rispetto al quale affrontare la fase congressuale che ci attende e le nuove sfide che riguardano direttamente il nostro territorio; per poter essere protagonisti delle prossime scelte amministrative e continuare a contribuire alla costruzione del Partito Democratico a partire dalla qualità della vita nel nostro Quartiere.
Dobbiamo subito aprire, con coraggio, un dibattito nella città per affermare senza incertezze l’idea di società che difendiamo e definire il progetto con il quale andare ad costruire le alleanze del centrosinistra e candidarci a governare Rimini nel 2011. Una sfida reale che dobbiamo dimostrare di saper vincere sulle idee e che, all’interno di un sistema sociale ed economico in cui ogni “categoria” tutela i propri interessi, deve saperci far partire senza indugi dalla difesa di quelle tutele che servono a garantire il futuro delle nuove generazioni, a cominciare dal lavoro. In questo anno serve sviluppare un lavoro effettivo legato all’attività del partito su tutto il territorio comunale e da questo punto di vista è fondamentale un ruolo autonomo dell’unione del comune di Rimini e dei 13 circoli del Pd e la selezione della futura classe dirigente deve avvenire proprio attraverso i circoli.
Il rinnovamento delle classi dirigenti non è solo un tema generazionale ma di eguaglianza, di pari opportunità di accesso e la selezione deve avvenire sulla valutazione delle idee migliori anche quando le idee sono scomode. Il tema non è “il cambiamento per il cambiamento” ma dimostrare di saper vincere la sfida mettendo alla prova una nuova classe dirigente, che non rappresenta un problema di forma (in quanto affermazione) ma di sostanza, perché implica un impegno serio del Pd rispetto alla capacità di selezionare i giovani e formarli. Questo è il punto vero, la responsabilità di tutto il Partito rispetto a questi processi. Riteniamo che in questo processo, il ruolo della futura classe dirigente si individui anche attraverso la capacità di sostenere responsabilmente le scelte amministrative che il Pd ha finora contribuito a fare.
E rispetto a questo percorso, a partire da oggi, serve un progetto fatto di meccanismi di partecipazione sui temi cruciali della vita dei cittadini. Serve darsi un metodo chiaro per coniugare politica e programmi. Percorsi larghi e aperti di partecipazione sulla base di documenti elaborati dalla Conferenza Programmatica del Pd e dai Circoli. Il Processo del Piano Strategico di Rimini approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Rimini, rappresenta un salto di qualità vero per la nostra comunità, un salto di qualità nel rapporto tra Politica e cittadini, nel rapporto tra maggioranza e minoranza, nell’evoluzione del concetto stesso di sussidiarietà.
Oggi sappiamo che questo metodo può essere portato al Sistema della Politica, nel senso più alto delle Politica e poi delle politiche locali, perchè può incidere profondamente nelle politiche amministrative attraverso una forte contaminazione capace di riguardare tutti gli aspetti amministrativi della nostra città, un processo partecipativo attraverso il quale dare risposte ai problemi del territorio, attraverso l’applicazione dei modelli dei Laboratori tematici e territoriali, con lo scopo di individuare le proposte per migliorare la qualità dell’abitare e delle relazioni tra le persone rispetto ai temi cruciali quali la Mobilità, il Sociale, la Cultura, affrontandone insieme le criticità e individuando insieme delle proposte. Processi sempre più preziosi alla luce dei recenti provvedimenti sulla prossima chiusura delle Circoscrizioni. Attraverso questo modello organizzeremo nel quartiere assemblee aperte a tutta la cittadinanza per analizzare e discutere insieme le questioni più importanti, assemblee che saranno concluse con la condivisione di proposte concrete che avanzeremo al livello comunale e con il contributo di quanti vorranno partecipare, porteremo la discussione politica più vicina ai cittadini cercando di dare impulso alla vita del Partito Democratico.
Circolo Pd Q6 Rimini
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